FAV nelle bonifiche - Studio Pistone - Consulente chimico ambientale a Catania

Le fibre artificiali vetrose nelle bonifiche

  • Stato corrente del progetto:Completato
  • Data di partenza:2019
  • Data di completamento:2019
  • Organizzatore:Giuseppe Pistone
  • Categoria progetto:Rifiuti
terreni contaminati

FAV nelle bonifiche

Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV), anche conosciute in lingua inglese come Man-Made Vitreous Fiber (MMVF) o Synthetic Vitreous Fibers (SVF), sono ad oggi il gruppo di fibre artificiali inorganiche più famose e commercializzate al mondo. Vengono utilizzate principalmente nell’isolamento acustico e termico di manufatti e degli edifici, e trovano quindi largo impiego nell’industria edile e tessile, come anche in altre attività industriali nel caso di utilizzo come rinforzo di materiali plastici.

Grazie alle loro caratteristiche chimico fisiche le FAV possiedono anche delle proprietà  che, ai fini della tutela della salute, devono essere attentamente valutate: il diametro delle fibre e la composizione.

Difatti, il diametro ne influenza la respirabilità, e fibre di diametro più piccolo risultano in grado di raggiungere le regioni più distali delle vie respiratorie. La loro composizione, in riferimento alla concentrazione di ossidi alcalini e alcalino-terrosi, invece influenza la loro biopersistenza e la loro biosolubilità, per cui fibre con basse concentrazione di tali ossidi risultano difficilmente smaltibili dall’organismo prima di dar luogo ad effetti nocivi per la salute.

Valori di riferimento per la bonifica

In generale, al termine delle operazioni di bonifica dei manufatti contenenti FAV deve essere verificata la restituibilità degli ambienti bonificati a seguito di campionamento ambientale ed analisi del campione con Microscopia Elettronica a Scansione.

I criteri per la scelta del numero di campioni da effettuare e della posizione dove localizzare i campionatori sono i medesimi di quelli descritti per le procedure di restituibilità degli ambienti bonificati da amianto di cui al DM 6/9/94.

In analogia a quanto fissato per l’amianto il valore di riferimento per giudicare un’area bonificata come restituibile (“esente da fibre”) è di 2 ff/l. Nel caso di più campionamenti all’interno della stessa area è possibile calcolare la media dei valori misurati nei diversi punti purché tutti i risultati siano inferiori a 3 ff/l.

Il laboratorio a disposizione è dotato di microscopio a scansione elettronica (SEM), il quale permette analisi quantitative e qualitative estremamente accurate dell’esposizione dei lavoratori alle fav per la verifica del rispetto del limite di esposizione raccomandato

Per saperne di più sulle fibre artificiali vetrose, scarica il documento “Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Quadro di riferimento”.